Notevolissimo dipinto di stile fiammingo, tipico della presenza di maestri oltre-montani in Italia e a Roma in particolare tra la fine del Cinquecento e l’inizio del Seicento. Molto importante è l’uso, in questo quadro, della fonte di luce interna che prelude già a quelli che saranno i successivi sviluppi nell’ambiente caravaggesco. Tra i pittori fiamminghi operosi a Roma e nel regno di Napoli in quel periodo, un certo avvicinamento si nota con l’opera del cosiddetto “Rinaldo Fiammingo”, un pittore del quale si conoscono alcuni quadri importanti nel Museo Nazionale dell’Aquila, così chiamato dalle fonti e identificato da alcuni studiosi con Aert Mytens, maestro noto per una celebre Flagellazione di Cristo, dipinta a Roma all’inizio del Seicento e oggi nel Museo Nazionale di Stoccolma. E’ probabile che la datadel quadro di S. Lorenzo dia molto vicina al 1607, epoca del completamento della chiesa in base alla lapide dedicatoria nella controfacciata.