Si tratta di un’opera che riflette molto bene i caratteri tipici del tardo manierismo romano tra la fine del Cinquecento e l’inizio del Seicento. Il pittore, nella costruzione ampia e serrata della scena, si dimostra vicino alla scuola lombarda che a Roma in quell’epoca ebbe numerosi e importanti esponenti. In particolare l’influsso stilistico più marcato è quello di Giovanni Battista Ricci, pittore originario di Novara, che nella Città Eterna ebbe molti competenti seguaci, italiani e stranieri. Il nostro quadro è molto vinico alle opere eseguite dal Rcici, con folto stuolo di allievi, nella chiesa di S. Marcello al Corso dove compì un vastissimo ciclo di affreschi nei primi anni del Seicento. E’ la stessa data che sembra convenire alla pala di S. Lorenzo.