Guida all’uso del farmaco omeopatico nelle piccole patologie
Dott.ssa Emma Maria MortilliVorrei fare una precisazione ai colleghi farmacisti in merito alle diluizioni da me utilizzate nelle schede che seguono, al fine di renderne più agevole l’utilizzo. La scuola francese divide le diluizioni in: basse (5-6 CH), medie (7-9 CH) e alte (15-30 CH). Da ciò si evince che si potrà sostituire la diluizione 9CH con la 7CH e così via, senza compromettere l’efficacia della terapia che è dovuta più alla scelta del farmaco che alla sua diluizione.
Nelle schede proposte si nota una preferenza (evidenziata in rosso) per le medie diluizioni in quanto, in molti casi,ho descritto quadri ricchi di segni e sintomi, con modalità peculiari tali da giustificare l’aumento della diluizione, anche se diluizioni più basse sarebbero comunque efficaci. Apis, di cui si è vista la capacità di scatenare reazioni allergiche per diluizioni medio-basse, si preferisce utilizzarlo dalla 15CH in su poiché la probabilità di trovare molecole si riduce con l’aumento della diluizione. Le alte diluizioni sono state usate per i rimedi che devono agire a livello neurologico e che sono giustificate anche a livello dermatologico, dalla comune derivazione dal foglietto embrionale ectodermico di cute e sistema nervoso.
Un’altra considerazione va fatta in merito ai farmaci che possono modificare le secrezioni fisiologiche e patologiche, le quali vengono favorite dalle basse diluizioni, modulate dalle medie e frenate dalle alte.